La dieta vegana è davvero costosa?

Una delle affermazioni che più frequentemente viene realizzata quando si parla di dieta vegana o, in generale, di alimentazione vegana riguarda il costo della stessa. In altre parole, si tende a sottolineare quanto questa stessa sia costosa, troppo cara rispetto ad un normale regime alimentare e difficile da sostenere alla lunga, anche se si vuole portarla avanti. In realtà non è del tutto vero: se in parte esistono dei cibi sostitutivi che sì, hanno un costo elevato, dall’altra parte c’è bisogno di prendere in considerazione una serie di aspetti – così come in qualsiasi altro caso, se ne parla in e-conomy.it  – che possano far sì che il prezzo della propria alimentazione cali considerevolmente. 

Quali sono i cibi più costosi in una dieta vegana?

Prima di analizzare tutti quei metodi che possono portare al risparmio attraverso una dieta vegana, è necessario sottolineare che esistono dei cibi che sono costosi e che, per questo, fanno pensare ad una dieta piuttosto cara e difficile da sostenere economicamente parlando.

Non si nega che esistano dei cibi, soprattutto i sostitutivi della carne, che hanno un prezzo elevato: tra questi ci sono tofu, burger, seitan o mopur. Essendo alimenti lavorati hanno un costo maggiore, ma non è necessario il loro apporto all’interno della dieta e, allo stesso tempo, li si può acquistare in forma “grezza”, lavorandoli manualmente e quindi risparmiando sul loro costo complessivo.

Come risparmiare mangiando vegano

Essenzialmente, in qualsiasi tipo di alimentazione si risparmia se si ha la capacità di andare oltre pranzi o alimenti già impacchettati e serviti. In ogni supermercato esistono primi già pronti o insalate impacchettate e condite, ed è naturale che il prezzo di questi alimenti sia più elevato. Nulla vieta, però, che il lavoro possa essere compiuto all’interno della propria abitazione, in modo da portare avanti la propria dieta ma risparmiando sul costo complessivo della spesa.

La prima cosa da fare, quindi, per risparmiare mangiando vegano è evitare di acquistare cibi già pronti: lessare legumi, preparare un panetto di seitan, lavorare l’insalata autonomamente sono tutte pratiche che portano a risparmiare non rinunciando alla dieta di cui si ha bisogno o che si vuole portare avanti.

Usando la fantasia e cercando di sperimentare si possono scoprire ricette più economiche, rispetto a quelle solite ricette che magari alla lunga annoiano, e che necessitano anche di cibi più cari: la fantasia non tradisce mai, e anche nel caso in cui si è delusi della propria ricetta, basterà pensare ad altro. Tuttavia, il metodo che più può portare al risparmio è mangiare di stagione: per quanto possa sembrare scontato, acquistare frutta o verdura non di stagione non è assolutamente consigliato, non soltanto per una questione di gusto, ma anche di costo complessivo della propria spesa. Mangiando ciò che la stagione offre e acquistando prodotti del periodo offre un ottimo risparmio e una qualità sicuramente migliore.

Complessivamente, se si pensa al paragone con una spesa tradizionale, si evidenzia il fatto che si risparmi in cibi cari, come le carni o i formaggi: questo risparmio può essere reinvestito in cibi bio, e dimostra come la dieta vegana non sia assolutamente cara.